Collezione

MARINE

In questo mondo tutto è mutabile, continuamente, sempre. Col tempo crollano le montagne, si spostano i continenti e cambiano i gusti degli uomini, come i loro caratteri, ma nelle marine tutto si trasforma molto velocemente, attimo dopo attimo. In una marina non ci sono che il mare ed il cielo ad occupare gran parte della scena, ma tutto ciò che vi compare è inafferrabile. Onde, nuvole, figure e colori mutano in continuazione; barche che ondeggiano e spariscono all’orizzonte, il sole che si oscura improvvisamente e spegne le tinte, persone che si spostano. Tutto cambia presto in una marina, sia nel disegno che nei colori. Le scene portuali, con i pescherecci ormeggiati al molo, hanno la stessa instabilità. Il mare Adriatico abruzzese, che in alcuni tratti è realmente selvaggio, anche per via della rigogliosa vegetazione della costa, mostra effettivamente i colori descritti nei celebri versi del nostro poeta, Gabriele d’Annunzio:

Settembre, andiamo. È tempo di migrare.
Ora in terra d’Abruzzi i miei pastori
lascian gli stazzi e vanno verso il mare:
che verde è come i pascoli dei monti.

Dall’alto di certe scogliere si vedono fondali di un colore glauco delicatissimo, difficile da riportare sulla tela. Il nostro tratto di mare è ricco di piccoli paradisi. A volte, l’acqua trasparente che lambisce la riva, mostra brillantezze di una soavità infinita. Il Mediterraneo, rispetto a tutti gli altri mari non è che un laghetto. L’Adriatico, pertanto, è un mare chiuso dentro un mare chiuso; certamente tra i più affascinanti del mondo. Un vero e proprio scrigno di colori sorprendenti.

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